venerdì 17 ottobre 2008

Spettro scale-free?

Ad Asiago è andata bene nel senso che ce la siamo passata, ma dal punto di vista scientifico è andata male perchè c'era troppa umidità e non si poteva aprire la cupola, quindi ahimè non c'è tanto da raccontare. Le novità, anche se non buone, vengono dalla mia tesi. In pratica in questo momento sto tentando di collegare il FP allla cosmologia e non è assolutamente semplice. L'unico modo per farlo è l'assunzione di uno spettro scale-free, ma anche così, come NFW dicono, pare non esserci una stretta correlazione tra massa dell'alone e densità caratteristica al tempo del collasso. Sostanzialmente l'indice spettrale processato varia pochissimissimo nel range di masse di interesse, e questo è per me un male. Il problema è che per variare in modo significativo, non sbordando dai limiti imposti per il clustering, bisogna avere anche un significativo intervallo di densità, cosa che non pare esserci. Insomma, devo risolvere sto problema e attualmente non so come cavolo fare. Avete idee?

10 commenti:

Deezzle ha detto...

Io, fossi in te, mi berrei un "fragoin da meeeeso". Anzi, lo berrei anche se fossi in me. Ecco perché adesso vado giù e me ne bevo un po'.

Anonimo ha detto...

magari si risolvesse così....

Filippo il mulo ha detto...

Vorrei tanto avere delle idee ma non ne ho. Però è tanto figo quello che stai facendo.

Anonimo ha detto...

Sarà anche figo ma mi sto rovinando la zucca a forza di pensarci....

sushi john ha detto...

vediamo se ho capito bene. stai facendo scienza con pochi dati e per giunta rumorosi?

Filippo il mulo ha detto...

Credo che stia facendo scienza con molte formula e per giunta imbordellatissime.

Anonimo ha detto...

Fili c'ha visto giusto. Tom, dati ne ho abbastanza ma riguardano un altro aspetto. Quello torna bene.

sushi john ha detto...

"Il problema è che per variare in modo significativo, non sbordando dai limiti imposti per il clustering, bisogna avere anche un significativo intervallo di densità, cosa che non pare esserci". è questo che mi ha fatto cadere in errore. spiegare meglio.

Anonimo ha detto...

Se vale uno spettro scale-free, allora la densità caratteristica di un alone e z collasso è legata con l'attuale massa, tramite n. Però per valere quella legge di potenza, le densità devono coprire un range più grande di quello che fanno. Ergo, tutte le strutture sembrano attestarsi su n \sim -2, -2.5, ovvero quello delle galassie. Ho risolto dicendo che il clustering è una teoria statistica e che quindi vale in media. In media strutture più piccole si formano prima e in media strutture più grandi dopo, il che è vero. Lo so, non è una soluzione esatta, ma credimi che di meglio non si può fare. Il buon bepi mi ha detto che sarei stato stolto ad aspettarmi cose semplici. Infatti aveva ragione.

Anonimo ha detto...

Dimenticavo: a noi così va bene perchè studiamo il range delle galassie.